I travel brand americani puntano su soluzioni internet per rispondere colpo su colpo alla crisi dei consumi.
Questo il risultato della ricerca condotta da digitalvisitor.com, che ha indagato sul mercato Usa e sull'incidenza dei social media nel settore travel. Negli Stati Uniti, secondo la ricerca, i grandi marchi del settore viaggi dimostrano un crescente interesse nei social media e nelle applicazioni mobile, sia in termini di investimenti pubblicitari che di ricavi ottenuti. Uno dei benefici che le aziende associano all'utilizzo dei social media è la diminuzione dei costi per le pubbliche relazioni, con un budget che viene investito in azioni di web marketing: tra i canali utilizzati dalle aziende del turismo la fanno sempre da padrone il search engine marketing (utilizzato dal 29 per cento delle aziende) e l'email marketing (utilizzato nel 28 per cento dei casi). Il social media marketing (principalmente Facebook ads) è comunque utilizzato dal 20 per cento delle società.
Venendo al mercato italiano, i dati raccolti dall'Osservatorio eCommerce B2C Netcomm del Politecnico di Milano indicano che il turismo online dovrebbe sviluppare nel 2012 un giro d'affari pari ad almeno 4,8 miliardi di euro, con una stima di crescita di almeno il 20 per cento sul 2011.
