Ultimo aggiornamento alle 12:55
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Keesy, oltre 440 milioni dal crowdfunding: i progetti e il sogno hotellerie

Oltre 440 milioni di euro. Questa la somma raccolta in un mese e mezzo da Keesy attraverso la campagna di crowdfunding lanciata lo scorso 30 aprile sulla piattaforma MamaCrowd. L’obiettivo minimo era di 150mila euro. Obiettivo superato già nelle prime 72 ore di campagna.

Il crowdfunding proseguirà fino al 2 lulgio. La somma raccolta permetterà a Keesy di dare esecuzione alla propria strategia di sviluppo con più rapidità. “Constatare che il valore del nostro modello è riconosciuto anche dai non addetti ai lavori - commenta Patrizio Donnini, founder e ceo di Keesy - è per noi decisamente significativo e incoraggiante. Il mercato in cui ci muoviamo prospetta per noi potenzialità di crescita estremamente rilevanti e con questa prima raccolta di fondi ci prepariamo a coglierle anche più velocemente del previsto”.

I progetti
Dopo essere stato utilizzato come servizio in circa 100 località e aver aperto in 18 mesi i Keesy Point in 11 città italiane, la società ha infatti dato avvio all’espansione internazionale con la prima apertura su territorio francese, a Nizza, e iniziato la seconda fase di crescita in Italia, con le recenti aperture di Rapallo, Lignano Sabbiadoro, e Bibione. A queste seguiranno le attivazioni di nuovi Keesy Point su altre città turistiche come Bologna, Pisa, Siena e Verona, per portare la presenza di Keesy in 17 piazze italiane entro fine 2019.

I progetti all'estero
Oltre confine la startup prevede l’introduzione di un programma di affiliazione, l’esportazione dei servizi di Keesy partendo dal mercato francese e a seguire in Grecia, con l’obiettivo di arrivare a 30 punti entro il 2020.

Contestualmente, i fondi raccolti in aggiunta ai ricavi generati dall’attività in corso, saranno investiti per proseguire nello sviluppo della user experience lato cliente finale, oltre che per rafforzare la rete dei partner commerciali e le attività di marketing.

Hotellerie sotto osservazione
Non si esclude l’avvicinamento al mercato dell’hotellerie. “I numeri dell’extra alberghiero sono impressionanti, ma – sottolinea Donnini - notiamo un sempre maggior interessamento verso la nostra soluzione anche da parte di alberghi di categoria minore e campeggi, per i quali garantire un servizio di check-in H24 e occuparsi della burocrazia è decisamente troppo oneroso, pur dovendo fare i conti con le imprescindibili esigenze di flessibilità dei clienti. Questo apre per noi aggiuntive possibilità di sviluppo, liberando contestualmente per questa fascia di operatori risorse da investire nella manutenzione, ammodernamento e promozione delle strutture alberghiere”.

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