Sono tre, malgrado la crisi economica.
Con un occhio all’Expo e l’altro alle tariffe leisure Massimo Massini, direttore generale di Emirates in Italia, ha annunciato le tre frequenze giornaliere tra Milano e Dubai. Poi, seduto di fianco al presidente Sea Giuseppe Bonomi, ha ammesso che “il 35 per cento dei passeggeri in partenza dall’Italia si serve della struttura di Dubai come hub di transito”. Numeri in costante aumento perché le compagnie mediorientali stanno sostenendo una bella fetta del traffico mondiale.
Le tariffe vantaggiose proposte su alcune mete turistiche preoccupano non poco i vettori charter di casa nostra.
Ora con la terza frequenza sale la tensione.
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