Alcuni dei suoi lo chiamano “il presidente operaio”. Non ha un ufficio di rappresentanza, siede tranquillamente insieme al booking del Quality Group per l’intera giornata di lavoro. Michele Serra non è il presidente che si è soliti incontrare: con un ufficio importante, con interni di design, medaglie e foto di famiglia. Sta insieme ai suoi dipendenti, perlopiù di giovane età e, nonostante la carica che ricopre e la strada fatta, continua a chiudere pratiche.
“Diciamo che non mi sono mai evoluto, forse – racconta, spiegando il motivo di questa scelta -. Sono nato come agente di viaggi, mi sono appassionato di questo lavoro”. Al punto che l’aver dato vita al Quality è stato in realtà un escamotage per poter continuare a fare l’agente.
“Quando è nato il Quality Group abbiamo detto creiamo una sovrastruttra che ci permetta di continuare a fare gli agenti di viaggi. Deleghiamo ad altri le cose serie (commercializzazione, informatica e finanza) e noi continuiamo a concentrarci su ciò che amiamo e sappiamo fare meglio, cioè il turismo”. A. N.