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Le profezie di Luca Caraffini

di Claudiana Di Cesare

"Rivendichiamo la nostra leadership sul mercato”. Luca Caraffini, il volto istituzionale di Geo Travel Network, non è certo un uomo da giri di parole. A margine della convention di Pescara, dopo aver alzato il sipario sul +4 di fatturato ottenuto dalle affiliate, "mentre le altre agenzie perdono il 10 per cento", rimarca le differenze tra il suo network e i competitor, nel solito stile diretto e marcato: "Siamo riusciti a mantenere il nostro share, ma senza acquisizioni".

Il mondo della distribuzione si sta evolvendo e l'esigenza di aggregarsi appare essere ineluttabile per l’a.d.. "Per essere efficace non devi disperdere risorse - spiega -, ma incanalarle". Con il piglio profetico con cui ha già annunciato, durante la convention, la chiusura di 2mila agenzie nei prossimi due anni, Caraffini delinea l'orizzonte del processo evolutivo della distribuzione: "Il sistema di filiera verticale avrà un'esplosione - avverte -,  anche se qualcuno vorrebbe frenare questo processo”.

Una linea sempre più tracciata tra gli indipendenti e gli affiliati ai network, ma con le dovute differenze anche al di qua della barricata. "Ci sono competitor che hanno acquisito alberghi e villaggi - spiega Caraffini, con un riferimento neanche troppo sotteso -, ma è un sistema di filiera che nasce al contrario. Noi abbiamo già i t.o., dobbiamo solo potenziare ulteriormente la commercializzazione".

E le strategie per il prossimo futuro potrebbero nascondere traguardi ambiziosi, considerate le operazioni di rebranding e visibilità messe in campo negli ultimi tempi. Non solo pubblicità sui media diretti al consumer, ma anche un’app “per raggiungere i clienti direttamente quando sono in vacanza”, annuncia Caraffini. Naturalmente sotto il marchio Geo.

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