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Cristina Peroglio, giornalista di TTG Italia
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Hotel Rinascimento

Data: Estate 1400… quasi Milleecinque.
"Caro Savonarola…"
Chi se lo ricorda? È il pezzo, famosissimo, della lettera a Savonarola di 'Non ci resta che piangere', film cult in cui Troisi e Benigni tornano indietro nel tempo per impedire a Cristoforo Colombo di scoprire l'America.

C'è un posto, nell'Italia piccola, dove questo potrebbe succedere. Non dove si può fermare Colombo, certo, ma dove nell'estate del Millequattrocento (quasi Milleecinque) probabilmente una scena come quella raccontata dal film di Troisi non era così improbabile da vedere.

Il posto è un albergo. Non è in Toscana, ma in Alto Adige, precisamente a San Candido. Si tratta dell'hotel Orso Grigio, che offre ospitalità, ininterrottamente, dal 1462.

Per capirci, intorno a quella data, Colombo aveva circa 10 anni, Lorenzo De Medici diventava signore di Firenze, Savonarola iniziava a studiare e il conte Dracula iniziava l'ultima guerra contro i Turchi. In questo posto, due camere affianco, avrebbero potuto dormire Masaccio, Donatello e Brunelleschi, Erasmo da Rotterdam e chissà quanti altri degli uomini che hanno fatto grande il mondo.

A servirli, il primo oste dell'Orso: Conrad Maus, la cui famiglia rimane in possesso dell'albergo casa fino al 1554. L'hotel passa di mano in mano, ma non chiude mai. Il 3 gennaio 1745 l’albergo 'All’Orso Grigio' viene acquisito da Andrä Kopfsgueter, macellaio e carrettiere di Sillian. Da allora è di proprietà di questa famiglia.

Nelle sue stanze è passata la storia, quella vera. Le guerre e le vittorie, le risate, le lacrime e le morti.

Ma non ha mai chiuso.

In un periodo in cui gli hotel vengono venduti e cambiano destinazione d'uso, in cui il tessuto ricettivo italiano sembra spappolarsi sotto la scure della crisi economica, l'Orso Grigio racconta un'altra storia.

La storia dell'Hotel Rinascimento.

twitter @cperoglio

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