Bentornati!

Bentornati, popolo di tartassati dalle tasse e dalla spending review! Bentornati, sopravvissuti alla fine del mondo per poter meglio pagare la Tares! Bentornati, popolo di elettori e votanti. Siam pronti al 2013?

Quest'anno si apre a sorpresa con le elezioni politiche. Non ci siam tanto abituati; di solito in Italia si vota in primavera inoltrata, il bel tempo aiuta. Invece, piffe e paffe, alla fine di febbraio tutti a celebrare il rito delle urne.

E prima abbiamo votato le primarie (per chi ha votato), e le parlamentarie di Capodanno.

Ma noi siamo un popolo di votanti.

Sembra che la scheda, l'urna e la matita copiativa ci scorrano nel sangue.

Visto che ci piace così tanto votare, vi racconto questa storia che ha come protagonisti Giotto, il rottamatore Leonardo da Vinci, Dante Alighieri, Giuseppe Verdi (ricordate il Risorgimento? 'Viva Verdi'…) e Federico Fellini.

Sono i candidati alle Primarie della cultura, un'iniziativa lanciata dal Fai, il Fondo per l'ambiente italiano.

Fino al 28 gennaio i 5 candidati alle primarie del Fai rappresentano 15 temi, che vanno dall'aumento degli stanziamenti pubblici per la cultura alla richiesta di un piano per fermare il dissesto idrogeologico, da una rivitalizzazione dei centri storici all'aumento delle ore di storia dell'arte nelle scuole, a politiche integrate per il turismo.

Ce n'è per tutti i gusti.

Si possono votare fino a tre temi e i 5 più votati verranno sottoposti a tutte le forze politiche in lizza a fine febbraio per il Governo del Paese.

Una Agenda Cultura, in mezzo a tante Agende un filino più noiose. Che tutelano meno la bellezza e che non ne producono affatto.

Abbiamo votato per ogni cosa, quasi. Vale la pena fare un click (niente crocette, questa volta. Si vota online) e provarci.

Senza contare il fascino di votare Dante, Verdi o Fellini: vuoi mettere che classe politica ne verrebbe fuori?

twitter @cperoglio