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L'anno del Giappone

Richieste in aumento in agenzia per la meta  che ora sta vivendo un momento molto positivo sul mercato italiano

Crescono in Italia l’attenzione e l’interesse per il Giappone. Lo dicono i dati dell’ambasciata nipponica in Italia, che vedono un incremento del 5 per cento sul 2010, ultimo anno in cui il Paese ha fatto registrare cifre attendibili.

Dal 2011, infatti, gli eventi che hanno colpito la destinazione hanno prima bloccato e poi rallentato la ripresa. Malgrado questo, però, il 2014 sembrerebbe essere l’anno del Giappone.

Le agenzie confermano la tendenza: richieste in netto aumento sia dal target degli honeymooner, che scelgono spesso il Paese come tappa di un combinato con la Polinesia o con destinazioni mare del Sud Est asiatico, sia da viaggiatori individuali, attratti dal fascino della meta. Il Giappone, infatti, unisce e fa convivere il forte contrasto fra una modernità esasperata, con le grandi città di Tokyo, Osaka e Hiroshima, e una tradizione millenaria, che si ritrova a Kyoto e in altre aree del Paese.

La curiosità verso una cultura e un modo di vivere estremamente lontano dal nostro spinge, quindi, le richieste. Le prenotazioni, però, non procedono di pari passo: secondo i dettaglianti, infatti, il prodotto rimane riservato ad un target medio alto, visto che appoggiarsi ad un operatore è assolutamente necessario. Il Giappone, infatti, ha come caratteristica la scarsa conoscenza della lingua inglese, anche negli alberghi di alta categoria, cosa che rende complicato visitare il Paese in autonomia.

Un dato che per le agenzie non è del tutto condivisibile: secondo alcuni, infatti, una minima capacità di organizzazione consente di rendere i prezzi più accessibili e quindi la meta più appetibile per il grande pubblico.

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