Ultimo aggiornamento alle 12:13

L'agente in Laguna

Fabio Russo, agenzia Last Minute Tour, Martellago, Venezia
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Prenota prima vs last minute

Sui banchi di scuola abbiamo studiato la letteratura attraverso racconti epici di guerre tra personaggi e fazioni l'uno all'antitesi dell'altro.

Oggi questa storia narra l'eterna battaglia tra due modi diversi di vendere e soprattutto acquistare pacchetti turistici. Non so chi faccia la parte del buono e chi quella del cattivo, ma certamente essi sono ai poli opposti e senza nessuna possibilità di attrazione: prenota prima vs last minute è uno scontro tra titani degno della più gloriosa mitologia greca.

A volte immagino i migliori cervelli degli uffici commerciali dei t.o. all'opera durante la creazione dei cataloghi: ne vediamo di tutti i colori e con i nomi più roboanti: superprice, migliorprezzo, superprenotaprima, jackpot, gogodays, ecc. La fantasia certamente non manca!

A mio parere manca però qualcosa di ben più importante ovvero una reale appetibilità. Diciamo la verità: a parte il 'bambino gratis' l'unica innovazione delle ultime stagioni si è rivelata il 'no fuel' che ha rivestito un'argomentazione di vendita ben più importante di uno sconto 'advance booking' a volte deprimente e irrilevante.

Se gli operatori vogliono fare cassa in inverno devono attuare una politica di reale vantaggio anche per coppie, giovani e single altrimenti la crescente offerte di voli a basso costo verso le mete turistiche dell'estate renderà sempre più ovvia la scelta del 'fai da te' e la conseguente necessaria cancellazione di numerose catene charter con relativa perdita di fatturato e utile per l'intero indotto.

Con questo non voglio dire che un cambio di strategia metterebbe la parola fine alla prenotazione sotto data, anche perchè ritengo ci sia una buona fetta di viaggiatori che hanno sposato il sistema del last minute e che in ogni caso non muterebbero le proprie abitudini.

Però questa tipologia di cliente è ben definibile poiché spesso non sceglie affatto la vacanza ideale, ma semplicemente l'offerta più appetibile: mi piace dire che non è il cliente a comprare il viaggio, ma il viaggio a comprare il cliente. Credo sia un concetto che rende perfettamente l'idea dell'abitudinario del last.

Tuttavia con prezzi da catalogo che in alta stagione raggiungono livelli imbarazzanti il rischio è quello di abituare sempre più persone all'acquisto dell'ultimo minuto e credo che nessun operatote auspichi un simile effetto.
Sarò forse ripetitivo, ma non c'è dubbio che anche in questo caso serva evoluzione e nuove idee. Sfortunatamente quando avviene un avvicendamento ai vertici commerciali di un t.o. vediamo sempre gli stessi nomi correlati a curriculum fatti di esperienze ventennali o trentennali: queste scelte (che sembrano dei rimpasti di scrivanie degne del nostro sistema politico) secondo me non premiano il concetto di rinnovamento di cui il settore avrebbe bisogno e che deve passare attraverso lo svecchiamento delle cariche commerciali che tutti gli anni ci presentano la solita minestra riscaldata.

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