Ultimo aggiornamento alle 09:48

L'agente in Laguna

Fabio Russo, agenzia Last Minute Tour, Martellago, Venezia
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Le leggende sulle navi da crociera internazionali

Quando nel 2009 sono tornato nel mondo del turismo non avevo ancora mai visto nè provato una nave da crociera.

Da allora penso di essermi rifatto con gli interessi, ma sempre e solo concedendo il mio tempo (così come il mio fatturato) alle solite due compagnie, che come il 99 per cento degli agenti italiani ho ritenuto più importanti e funzionali al mio business.

Al contrario, in questo mese di maggio, come sempre ricchissimo di opportunità, ho ritenuto utile accettare l'invito di Royal Caribbean per testare la famigerata Allure Of The Seas in una minicrociera di due notti da Barcellona a Civitavecchia.

Opportunità ghiotta soprattutto per verificare alcune leggende sulle navi americane, ma anche per provare la sensazione di salire a bordo della più grande del mondo, appena giunta sul Mediterraneo.

L'effetto è strabiliante e se volete un mio rapido parere sulle note preoccupazioni su lingua e cibo posso da una parte confermare che il personale parlante italiano è certamente una minima parte dell'equipaggio, ma dall'altra posso affermare di aver mangiato anche meglio che nelle mie ultime esperienze sulle navi italiane.

Giuseppe D'Agostino e Massimiliano Gianvenuti, presenti a bordo a rappresentare la sede italiana della compagnia, conoscono molto bene la difficoltà di noi agenti nel proporre il loro prodotto rispetto alla più semplice vendita di una crociera Costa o Msc.

Ci sono casi in cui per una nostra pura tara mentale decidiamo che un cliente non è adeguato a un ambiente più internazionale, ma nella maggior parte dei casi questo nostro atteggiamento cela la semplice pigrizia (o terrore!) nel proporre qualcosa che richieda un maggior impegno nella vendita.

Chi mi legge da qualche anno conosce il mio pensiero sulla rigidità mentale di noi agenti e la mia crociata per incoraggiarci ad evolvere il nostro modo di lavorare.

Ecco, parlando di crociere non dico di stravolgere le vostre abitudini e di mettere Royal Caribbean, Norwegian e le altre compagnie internazionali in pole position nelle vostre agenzie, ma di mostrare la vostra professionalità proponendo all'occorrenza qualcosa di diverso senza dubbio sì.

A prescindere dall'esito della vendita o dalla scelta finale del cliente di una compagnia o dell'altra, questo atteggiamento propositivo vi distinguerà in un segmento di mercato nel quale la quasi totalità delle agenzie italiane è monocorde e incapace di offrire al cliente uno spunto per riconoscere quel pizzico di conoscenza e professionalità che non solo non guasta, ma che è peculiarità dell'azienda evoluta.

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