Ultimo aggiornamento alle 09:59

Lady Globetrotter

Pamela McCourt Francescone, Giornalista giramondo
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Un Tibetano a Singapore

Singapore è una delle città più piacevoli, efficienti e sicure al mondo. Una città famosa per lo shopping, soprattutto sulla Orchard Road, l'arteria principale lunga tre chilometri, dove le vetrine scintillanti delle grandi marche si alternano a boutique d'abbigliamento esotico, negozi d'arredamento orientale, gallerie d'arte e d'antiquariato.

L'altro giorno mi sono trovata davanti a un piccolo negozio non lontano da questo paradiso dello shopping. Nella vetrina c'era un grande assortimento di artefatti provenienti dal Tibet: tessuti colorati e statue, scatole di bronzo e in legno, monete antiche e quadri, collane di giada e corallo e raffigurazioni del Buddha.

Entrando mi sono trovata in un ambiente soffuso ed esotico. Giravo lentamente apprezzando le meraviglie esposte nelle teche e sugli scaffali, quando mi ha fatto sobbalzare una voce dai toni modulati: "Signora, sta cadendo tutto intorno a lei". Ho guardato giù per capire, ma per terra non vedevo niente. Poi un signore dai lineamenti orientali, con zigomi alti e lunghi capelli bianchi raccolti sulla nuca, si è avvicinato e, con un gesto della mano come per descrivere l'acqua che scendeva, ha ripetuto "Stanno cadendo giù da lei Signora. Quelle energie negative che lei ha portato qui dentro".

"Ma io sono una persona molto positiva", ribattei. "E come fa lei a rimproverarmi quando non ho fatto cadere niente"? "La prego, non si agiti", mi rispose sorridendo, "lei è stata solo usata come portatrice di energie negative. Ma qui dentro tutto è positivo, e le energie negative stanno scivolando via da lei come l'acqua, perdendo la loro forza vitale".

Sedendoci mi ha raccontato della sua vita come monaco buddhista, di come è arrivato a Singapore, del suo negozio d'arte tibetano e della sua filosofia di vita. Venuto il momento per salutarci, stringendomi la mano mi ha detto: "Signora, ora che lei tornerà nel suo albergo, mi raccomando non si avvicini al casinò, e lì che si nascondono le energie negative".

Uscita dal negozio ho pesato le sue parole, pensando che per tornare nella mia camera dovevo per forza attraversare le sale da gioco, come succede sempre negli alberghi di questo tipo. E ancora mi domando come ha fatto quel gentile tibetano a capire che c'era un casinò nell'hotel dove alloggiavo.

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