Ultimo aggiornamento alle 09:44

Lady Globetrotter

Pamela McCourt Francescone, Giornalista giramondo
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Trilogia Cina - Parte Terza/Il pollo di Tongli

In viaggio è bello mettersi alla prova. Non solo ci può essere la soddisfazione di riuscire a superare situazioni fuori dal comune, ma anche di vivere momenti che diventano ricordi divertenti e indelebili.  

Volevo vedere uno dei villaggi sull'acqua vicino a Shanghai, ma non uno di quelli troppo vicini alla città che sono sempre invasi da turisti. E allora insieme a Mara, un'amica e tour operator milanese, abbiamo deciso di snobbare i tour organizzati per una giornata fai da te nel villaggio di Tongli.

Prima tappa la stazione ferroviaria di Hongqiao, sterminata ma organizzata, con lunghe file silenziose agli sportelli e con la segnaletica rigorosamente in cinese. Proviamo a chiedere informazioni qua e là ma senza successo. E allora, saltando la fila, ci avviciniamo allo sportello, porgiamo il nome del villaggio scritto in cinese, e ci danno due biglietti.

Arrivati all'ingresso di Tongli, dalla lunga fila di risciò scegliamo il conducente più sorridente. E via, seduti dietro di lui, girando il grazioso villaggio e  fermandoci nei punti più panoramici per fotografare canali, ponti e monumenti.

All'ora di pranzo, usando il linguaggio universale dei gesti, ci facciamo portare dal nostro conducente in un modesto ristorante dove una signora florida ci fa sedere e ci porta il menu. Tutto in cinese. Ma accanto a ogni voce c'è un disegno - un piatto di riso, una ciotola di verdura, un maiale, un bue, un pesce, un'anguilla, un pollo. Indichiamo il pollo e mentre aspettiamo fantastichiamo su cosa arriverà in tavolo.  

"Alla piastra" suggerisco io, e Mara ribatte "per me saltato in padella."

Quando torna la signora mette in tavolo una zuppiera fumante e due piccole ciotole con spaghettini in brodo.

Con le bacchette cerchiamo di capire cosa c'è nella grande zuppiera e finalmente Mara tira fuori una testa di pollo ancora attaccata al corpo. Un pollo intero, completo di cresta e zampe che galleggiava nel brodo.  Ma, come dice il proverbio, l'appetito non vuole salsa, e penso ancora con nostalgia a quella giornata spensierata passata con Mara e al nostro pollo di Tongli.

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