Ultimo aggiornamento alle 11:07

L'isola fiscale

Giulio Benedetti, Dottore Commercialista
|

Come chiudere i bilanci dell'anno 2020

Si avvicina la data di scadenza per l’approvazione dei bilanci d’esercizio per l’anno 2020: quest’anno infatti, grazie alla normativa emergenziale, i bilanci degli esercizi chiusi al 31/12/2020 potranno essere approvati entro 180 giorni senza particolari motivazioni (in deroga a quanto previsto dallo statuto), e quindi entro martedì 29 giugno 2021 in prima convocazione e, a distanza di non più di 30 giorni, entro giovedì 29 luglio 2021 in seconda convocazione.

Quali sono i principali suggerimenti che posso fornire agli amministratori o titolari di agenzie viaggi e tour operator che devono redigere il bilancio (srl o spa), in questo mio breve intervento?

La normativa emergenziale Covid-19 offre diverse opportunità, che vi riassumerò di seguito, e che a mio modo di vedere devono essere sfruttate al meglio per raggiungere i principali obiettivi a cui un buon bilancio d’esercizio deve mirare:
- Garantire liquidità: il bilancio deve esporre dei numeri (ovviamente veritieri e corretti) che consentano di operare al meglio con i principali finanziatori (banche, soci o altri soggetti terzi)
- Tutelare il patrimonio: i beni aziendali devono essere debitamente valorizzati e, per quanto possibile, si deve cercare di ridurre al minimo le ricapitalizzazioni o gli “sforzi” richiesti ai soci,
- Esporre, con trasparenza, le capacità reddituali dell’azienda: il conto economico aziendale deve essere redatto secondo corretti principi contabili in modo da massimizzare gli indici di bilancio che verranno poi utilizzati dalle banche per fornirci liquidità.

Come possiamo raggiungere questi obiettivi? Ecco alcuni spunti di riflessione:
- Corretta gestione delle pratiche “sospese”: nel 2020 la maggior parte del lavoro è stata caratterizzata da annullamenti e posticipi di pratiche, con emissione di voucher o rimborsi: ma non tutti i fornitori (soprattutto esteri) potrebbero aver correttamente emesso note di credito a storno delle pratiche già fatturate ma che sono state rinviate nel 2021: è indispensabile quindi verificare tutti i costi contabilizzati per “spostare” quelli relativi a viaggi che verranno effettuati ed ultimati nel 2021 (od oltre!) : in questo modo ridurremo la perdita 2020, evidenziando un risultato di bilancio più apprezzabile dalle banche,
- Non dimentichiamoci di rilevare a bilancio i contributi ricevuti: indipendentemente dall’averli incassati al 31/12/2020, infatti, i contributi a fondo perduto concessi sulla base del calo di fatturato 2020 rispetto al 2019 vanno evidenziati nel bilancio 2020 (si pensi ad esempio al fondo Mibact che molte ADV e TO non hanno ancora incassato: deve essere comunque rilevato tra i ricavi del 2020): in questo modo molti bilanci potranno evidenziare addirittura un risultato in utile, in questo nefasto 2020. Attenzione inoltre: questi contributi a fondo perduto non sono soggetti a tassazione: non concorrono quindi alla determinazione del reddito nelle dichiarazioni fiscali,
- Possibilità di sospendere gli ammortamenti e rivalutare i beni aziendali: a questo punto chi evidenzia ancora un bilancio in perdita può valutare di non effettuare gli ammortamenti per l’anno 2020 od anche di rivalutare i beni aziendali (magari posseduti già da diversi anni e quindi presenti a bilancio ad un valore più basso rispetto all’attuale valore di mercato): in questo modo ottengono il beneficio di aumentare il patrimonio netto aziendale evitando così di costringere i soci a versamenti a copertura delle perdite: questa rivalutazione è completamente gratuita, oppure (nel caso si volesse beneficiare della deducibilità dei maggiori ammortamenti effettuabili nei prossimi anni) può essere effettuata con il versamento di una imposta sostitutiva molto bassa (pari al 3%: per maggiori approfondimenti: http://www.studiobenedetti.eu/la-rivalutazione-dei-beni-di-impresa/ ).

Seppure il 2020 sia un anno nefasto per tutti, ritengo sia importante riuscire a chiudere il bilancio d’esercizio con dei buoni numeri finali: infatti se è vero che, da un lato, i rating dovranno tenere conto di variazioni al ribasso delle performance dell’economia mondiale, dall’altro, sarà prioritario comunicare alle banche tutte le informazioni utili a comprendere la temporaneità di fattori negativi, la capacità di reazione dell’azienda e, soprattutto, le prospettive per i prossimi anni, per una corretta valutazione del merito creditizio non solo su dati storici, ma anche su quelli futuri.
E se il bilancio chiude ancora in perdita? E se questa perdita “supera” il capitale sociale?

La normativa emergenziale (il Decreto Liquidità e successivamente la Legge di Bilancio per il 2021) hanno previsto che la copertura da parte dei soci (o la messa in liquidazione della società!) per le perdite derivanti dal 2020 possano essere rinviate al quindi esercizio successivo quindi al bilancio relativo all’esercizio 2025 in approvazione nel 2026.

Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti – www.studiobenedetti.euwww.travelfocus.it

/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA


I blog di TTG Italia non rappresentano una testata giornalistica poiché sono aggiornati senza alcuna periodicità. Non possono pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. Le opinioni ivi espresse sono sotto la responsabilità dei rispettivi autori

Torna su
Chiudi