Ultimo aggiornamento alle 11:14

L'isola fiscale

Giulio Benedetti, Dottore Commercialista
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L’abolizione del fondo di garanzia e i nuovi fondi o le coperture assicurative sostitutive

Come noto, dal primo luglio 2016 le agenzie viaggi e tour operator dovranno adoperarsi per aderire a fondi di garanzia privati o per sottoscrivere polizze assicurative in grado di sostituire la funzione svolta fino a tale data dal fondo di garanzia “pubblico” di cui all’art. 51 del Codice del Turismo (il “fondo nazionale di garanzia” ormai soppresso).

Le nuove coperture (così come il precedente fondo nazionale) intervengono in caso di insolvenza o fallimento del venditore o dell’organizzatore di pacchetti turistici: queste coperture intervengono esclusivamente per i pacchetti turistici venduti, anche via internet,  con contratti stipulati in Italia da un’agenzia regolarmente autorizzata dall’Autorità competente.  

Non intervengono invece quando il viaggio sia stato organizzato autonomamente dal turista o sia stato venduto da operatori non in possesso di regolare autorizzazione.

Fatte queste doverose premesse, in questi giorni le agenzie viaggi stanno ricevendo diverse offerte e si trovano a dover valutare i nuovi costi da dover sostenere.
Innanzitutto mi sentirei di introdurre una aspettativa: dovrebbero verificarsi delle riduzioni nei costi della “tradizionale” polizza RC.

Infatti il codice del Turismo prevedeva nell’art. 51 che l’ormai soppresso fondo nazionale di garanzia venisse alimentato annualmente da una quota pari al due per cento dell'ammontare del premio delle polizze di assicurazione obbligatoria RC : di conseguenza, con l’eliminazione del fondo nazionale, il premio annuale della polizza RC dovrebbe ridursi quantomeno di tale 2%.

In secondo luogo: di fronte a quale scelta si trovano le agenzie?
Sostanzialmente devono scegliere se stipulare una polizza assicurativa specifica, in aggiunta alla polizza RC che deve sempre e comunque essere stipulata e rinnovata, oppure se aderire ad un consorzio (soluzione tipicamente prospettata dai network) che con tutti i suoi associati alimenterà il “fondo” in grado di assicurare la copertura richiesta dalla norma.

All’estero questa realtà è operativa già da tempo, e i prodotti presenti sul mercato hanno massimali e  premi delle coperture stabiliti in relazione al fatturato dell’agenzia e le tariffe vengono stabilite in base a svariati parametri di rischiosità: dal rischio Paese di destinazione del turista alla solidità finanziaria del tour operator,  fino al tipo di prodotto venduto.

Al momento attuale il mercato italiano è ancora inesplorato, di conseguenza vengono offerti prodotti “standard” che per ora utilizzano come parametro di riferimento, per determinare il costo della polizza, il solo fatturato, tra l’altro con ampi range dello stesso (nell’ordine dei 250.000-500.000 euro di fatturato).

La speranza è che a breve si riesca a calibrare meglio i prodotti, introducendo altre variabili di determinazione del costo di sottoscrizione, in modo che le agenzie di più piccole dimensioni, cioè la stragrande maggioranza in Italia, non debbano sostenere un costo eccessivo e slegato dalla realtà specifica in cui operano.

Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti Milano – www.studiobenedetti.eu

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