Ultimo aggiornamento alle 10:41

L'isola fiscale

Giulio Benedetti, Dottore Commercialista
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Uso di denaro contante: obblighi ed adempimenti

L’utilizzo del denaro contante, e l’incasso dello stesso da parte degli operatori turistici, è soggetto a diversi e gravosi adempimenti, spesso poco chiari e di sicura complessità.
Cerchiamo di chiarire cosa ci chiede il fisco.

Innanzitutto se riceviamo importi in contanti fino a 999,00 euro nulla dobbiamo fare in termini di dichiarazioni all’agenzia delle entrate (in questi giorni il Governo sta valutando se innalzare tale limite a 2.999,00 euro): semplicemente, se il cliente ce lo chiede, dovremo emettere fattura, altrimenti è sufficiente ricevuta fiscale o annotazione sul registro dei corrispettivi.

Per gli importi ricevuti in contanti pari o superiori a 1.000,00 euro invece, se siamo operatori turistici e riceviamo questi importi da turisti extra Ue possiamo chiedere la 'deroga alla limitazione all’uso del contante' (vedi post) e ciò fino al limite di euro 15mila.

In tutti gli altri casi, invece, non potremo accettare importi superiori ai mille euro in contanti e dovremo quindi chiedere l’emissione di un bonifico o l’incasso con assegno.

Attenzione agli adempimenti 'spesometro': il fisco infatti ci chiede di identificare (con documento d’identità e codice fiscale, se soggetto italiano, o indirizzo di residenza se soggetto estero) tutti i clienti ai quali abbiamo ceduto beni o effettuato prestazioni di servizi per importi superiori ad euro 3.600,00 in contanti oppure sotto altre forme.

Questi dati vengono richiesti dall’amministrazione finanziaria in modo da poter 'tracciare' le spese effettuate dalle persone fisiche, il tutto ai fini del redditometro, cioè quello strumento che consente al fisco di stabilire se i compensi dichiarati sono congrui con le spese effettuate: appare quindi poco comprensibile come ci venga chiesto di identificare e segnalare nello spesometro anche i clienti esteri (in quanto, ovviamente, l’amministrazione finanziaria non avrà nulla da 'indagare' circa i loro redditi in quanto, appunto, cittadini esteri). Eppure esiste anche questo obbligo…

Attenzione quindi ai limiti, alle soglie e agli obblighi. Nel dubbio, verrebbe da dire: raccogliamo più dati possibili ed identifichiamo i clienti facendoci consegnare copia del loro documento d’identità. Nella realtà dei fatti, purtroppo, questa attività di raccolta dati non fa altro che allontanare il cliente sempre più spaventato.

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