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Smart working: in arrivo la proroga, ma limitata ai soggetti fragili

In arrivo la proroga dello smart working per i lavoratori fragili e, forse, per i genitori di figli con meno di 14 anni sia nel settore pubblico che in quello privato. La regola, altrimenti in scadenza il 30 giugno, è in discussione al Ministero del Lavoro: potrebbe essere sufficiente prorogare uno dei tanti emendamenti presentati in Parlamento, sia al decreto lavoro del primo maggio sia a quello in merito alla Pubblica amministrazione.

La difficoltà maggiore nel rinnovo del provvedimento è connessa ai costi.  Motivo per cui una delle opzioni è anche limitare il lavoro agile - nata come misura emergenziale - a chi soffre di determinate patologie escludendo coloro che hanno figli under 14.
Come riporta il Corriere della Sera, per la proroga dello smart working servirebbero fondi tra i 18 e i 30 milioni di euro, a seconda della quantità di mesi.

“Non c’è nessuna preclusione a valutare la proroga” sottolineano fonti del Ministero del Lavoro.

Dal canto suo, il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, auspica che “continui ad esserci la giusta attenzione nei confronti dei fragili. Non siamo più in pandemia, per cui non credo ci sia più l’urgenza di intervenire sui genitori con figli under 14” spiega in un’intervista a Il Messaggero.

La discussione degli emendamenti ai vari decreti dovrebbe avvenire il 13 giugno.   
Attualmente la norma valida fino al 30 giugno riguarda 3,6 milioni i lavoratori in smart working, pari al 14,9% del totale. Circa 800 mila sono lavoratori fragili, soggetti affetti da gravi patologie croniche con scarso compenso clinico. La norma comprende anche chi ha uno o più figli a carico con meno di 14 anni di età, però soltanto nel privato e a patto che l’altro genitore risulti occupato.

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