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Cresce l'occupazione nell'hospitality, ma risorse qualificate ancora scarse

Dal 2014 al 2017 l'industria dell'ospitalità ha creato in Italia 30mila posti di lavoro in più, con un tasso di crescita superiore di ben cinque volte alla media nazionale. Lo attesta la ricerca 'Configurazione occupazionale del comparto alberghiero nel turismo leisure in Italia' realizzata dalla Fondazione per la Sussidiarietà e il Centro di ricerca interuniversitario per i servizi di pubblica utilità.

Nel 2017 la filiera ricettiva ha occupato 286.667 persone, il numero più elevato degli ultimi 6 anni. In termini relativi, se il comparto occupava nel 2014 un lavoratore su 65, tale valore è passato a 61 tre anni più tardi. Nonostante questo dinamismo, il settore fa, peró, ancora fatica ad attrarre le risorse più qualificate: appena il 6,5% di chi lavora nelll'ospitalità è in possesso di una laurea triennale, contro il 15% della media nazionale.

E scarseggiano anche le competenze manageriali: per ogni quadro o dirigente ci sono infatti 96 lavoratori che ricoprono posizioni più basse nella gerarchia, contro i 22 della media nazionale. A. D. A.

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