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La Spagna passa all'attacco: pronto il Piano Operativo 2014

di Stefania Galvan

La Spagna trionfa: con i suoi 60,6 milioni di turisti, nel 2013 è tornata a essere la terza destinazione turistica a livello mondiale, dopo Francia e Stati Uniti, recuperando il podio che le era stato strappato dalla Cina nel 2010.

Un successo al quale, però, non ha contribuito il mercato italiano, che con 3,25 milioni di turisti ha fatto registrare, lo scorso anno, un calo di 8,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Ignacio Angulo Ranz, console aggiunto e direttore dell’Ufficio Spagnolo del Turismo di Milano (nella foto), giustifica la flessione con la crisi economica: "Il rallentamento dei consumi in generale - spiega - si riflette anche sui consumi turistici e la diminuzione dei turisti italiani in Spagna va inquadrata all'interno di un quadro generale di riduzione dei viaggi degli italiani".

Non per questo, però, il direttore si dà per vinto: anche se non è sul podio dei principali mercati, il nostro Paese è comunque un bacino cui la Spagna non intende rinunciare. "Per l'Italia - spiega - abbiamo programmato un Piano Operativo 2014 che prevede di utilizzare tutte le leve: dalle azioni online ai viaggi di familiarizzazione, dalle presentazioni ai workshop".

Un piano ambizioso che, però, fa i conti con un contesto di austerità che impone delle scelte, soprattutto sul fronte pubblicitario: "Nonostante il taglio alle spese - sostiene Ranz - speriamo di poter svolgere alcune azioni di advertising in Italia quest’anno, in collaborazione con le varie regioni spagnole".

Sul piatto l’ente cala quattro assi: turismo culturale, urbano, di natura e ovviamente balneare.

"Promuoviamo - spiega il direttore - le straordinarie attrattive delle grandi città spagnole ma anche delle città medie, come quelle patrimonio dell’umanità, senza dimenticare l’offerta paesaggistica e agrituristica delle nostre regioni".

Un tipo di turismo up level, in linea con l’aumento della spesa media dei nostri connazionali che ha caratterizzato l’ultimo scorcio del 2013: "A settembre - specifica il direttore - l'incremento di questa voce è stato del 16,9 per cento, a ottobre del 3,2, a novembre di 10 punti percentuali e a dicembre di 14,1 punti rispetto all'anno precedente.

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