Ultimo aggiornamento alle 16:58
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La Turchia mantiene gli impegni: un milione di dollari per l'Italia

di Stefania Galvan

La Turchia affronta il 2014 forte di dati a segno più e con nuovi assi nella manica sul fronte dei prodotti e della promozione.

"L'investimento per l'Italia non scende, anzi: quest'anno partiremo da un minimo di un milione di dollari - garantisce Enis Ugur, direttore dell'Ufficio Cultura e informazioni dell’Ambasciata di Turchia (nella foto) -. L'idea per quest’anno è di dare sicuramente più spazio a internet e ai social network, in particolare Facebook, visto il grande incremento del suo utilizzo da parte degli agenti di viaggi italiani".

Il tutto senza togliere importanza all’advertising tradizionale, con campagne televisive e pubblicità outdoor sia a livello di cartellonistica, sia di pubblicità dinamica in varie città d’Italia.

La promozione si focalizza sulla varietà di proposte turistiche, a cominciare dal patrimonio archeologico. Attualmente, infatti, sono undici i siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità e altri 41 sono candidati per entrarvi. La promozione include, però, anche segmenti alternativi al balneare o al culturale e che spaziano da quello gastronomico, congressuale o crocieristico, fino agli itinerari della fede, i soggiorni per golfisti e il termalismo.

In particolare, per quest’ultimo comparto la Turchia è tra i primi sette Paesi al mondo e il secondo in Europa, con la presenza di un migliaio di sorgenti.

Diversificazione dell’offerta, dunque, senza però tralasciare un aspetto fondamentale per i turisti italiani: quello della sicurezza. Chiaro, a questo proposito, il messaggio del direttore: "La Turchia - conferma - è una meta sicura per i turisti e l’incremento costante dei flussi basta a dimostrarlo. Infatti da gennaio a dicembre non c’è mai stato un segno negativo nella percentuale di crescita".

Inequivocabili i dati del Ministero della Cultura e del Turismo: lo scorso anno gli arrivi totali sono stati 34,9 milioni, il 9,9 per cento in più sull'anno precedente. Tutti positivi i bilanci mensili, con un picco di più 27,1 per cento a febbraio e del 26 per cento a marzo. Gli italiani sono stati 731.784, a più 2,5 per cento sul 2012.

"Aumentano notevolmente i viaggiatori che organizzano la vacanza in modo autonomo - rileva Ugur - e anche questo è un dato rilevante: significa che il senso di sicurezza nei confronti del Paese sta aumentando sempre di più anche nella percezione comune".

Leggi anche: turchia, Enis Ugur
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