Escalation di tensione tra il governo britannico e quello spagnolo. Oggetto della polemica Gibilterra, la piccola enclave britannica nella punta meridionale della Spagna.
A scatenare l'ira spagnola la decisione, da parte delle autorità di Gibilterra, di mettere dei blocchi di cemento vicino alla costa per creare una barriera artificiale che, secondo quanto dichiarato, avrebbe lo scopo di aumentare il numero di pesci.
Ben diversa l'opinione di Madrid, secondo cui la barriera blocca il passaggio dei suoi pescherecci.
Come reazione, la Spagna ha aumentato a dismisura i controlli alle frontiere, costringendo nel weekend migliaia di persone ad attendere anche sei ore e scatenando la reazione del ministro degli Esteri britannico William Hague.
Egli ha convocato l'ambasciatore spagnolo per esprimergli tutta la sua preoccupazione ma, per tutta risposta, il governo spagnolo ha minacciato di danneggiare il turismo su Gibilterra interrompendo i voli e pretendendo una tassa di 50 euro per attraversare il confine della Spagna.
Un'imposta i cui proventi, dichiara il ministro degli Esteri Jose Manuel Garcia-Margallo, andrebbero proprio a favore dei pescatori spagnoli colpiti dalle politiche di Gibilterra.
A Londra il Foreign Office non si lascia intimidire: "Non faremo compromessi - dichiara -. Continueremo a usare ogni misura per garantire la sovranità britannica".
