Le cifre lo dimostrano: le Olimpiadi si sono rivelate un'occasione formidabile per rafforzare la brand awareness della città ospitante e, di conseguenza, aumentare i flussi turistici internazionali.
Londra non fa eccezione, come testimoniano le cifre divulgate da London & Partners sul bilancio 2012 dell'inbound. Il 2012 è stato, dunque, un anno da ricordare per la capitale britannica che, grazie all'impatto e all'eco delle Olimpiadi, ha concluso i dodici mesi con un incremento di visitatori, anno su anno, di 1,1 punti percentuali, arrivando a 15,46 milioni.
La crescita, tradotta in termini assoluti, equivale a 150mila visitatori in più sull'anno precedente: un bilancio non eclatante, ma positivo se considerato alla luce del periodo di crisi economica che stanno attraversando i principali bacini emissori. Due terzi dell'inbound londinese provengono, infatti, dai Paesi europei.
Particolarmente soddisfacente l'incremento della spesa turistica, quantificato in 7 punti percentuali, per un totale di 10,08 miliardi di sterline; in questo caso l'impatto dell'evento olimpico è evidente, dal momento che il maggiore aumento è stato registrato proprio nel terzo trimestre, quello che include le vacanze estive ma anche i Giochi Olimpici e Paralimpici.
Un anno, il 2012, che lo stesso sindaco di Londra, Boris Johnson, non esita a definire incredibile: "Abbiamo ospitato una delle Olimpiadi e Paralimpiadi di maggiore successo della storia, eventi preceduti dalle celebrazioni del Diamond Jubilee della Regina: una formidabile piattaforma di lancio per mettere Londra in vetrina davanti agli occhi di miliardi di persone. Nonostante le previsioni degli 'Olimpioscettici' la nostra è stata tutt'altro che una città fantasma".
Ora, aggiunge il sindaco, occorre guardare avanti e capitalizzare il successo del grande evento sportivo: "Un fenomeno già in atto - aggiunge Johnson - dal momento che le statistiche del quarto trimestre, quello post-Olimpiadi, mostrano un incremento di visite in città pari a 8 punti percentuali rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente".
A questo proposito particolarmente soddisfacenti sono state le performance dei bacini emergenti e dei Paesi Bric: nel quarto trimestre gli arrivi da Brasile, Russia, India e Cina sono saliti del 18 per cento rispetto al 2011.
