Ultimo aggiornamento alle 16:50
|

Zaazou, Egitto: "Gli investimenti islamici non cambieranno il turismo"

"Il turismo balneare egiziano c'è e ci rimane": Hisham Zaazou, ministro del Turismo, difende e rilancia un settore che fatto la ricchezza del Mar Rosso.  

Zaazou - che ha il compito di far riprendere quota a un segmento che costituisce il 70 per cento del traffico verso l'Egitto e che per anni ha attratto investitori e turisti - prende la parola all'indomani dei nuovi disordini che hanno coinvolto Il Cairo, sottolineando l'importanza del patrimonio ricettivo già esistente nel Paese e l'apertura completa agli occidentali in tutti i loro comportamenti e abitudini.

"Qualsiasi investimento islamico nel settore turistico sarebbe complementare - afferma il ministro del Turismo - e non andrebbe a sostituire resort e località che sono parte integrante di un comparto vitale per l'Egitto".

E circa il futuro delle strutture in luoghi come Sharm o Marsa Alam, Zaazou garantisce che nulla verrà cambiato, "niente influirà sul turismo balneare, anzi stiamo costruendo e aumentando anche la capacità e i servizi per i clienti che arrivano nelle nostre spiagge", come riportano fonti di stampa.
Un'affermazione che fa riferimento agli islamici che si oppongono alla vendita di alcolici negli hotel e alle donne che indossano costumi da bagno, "elementi - dice l'alto funzionario egiziano - che per molti visitatori sono parte di una vacanza al mare".

L'Egitto ha l'obiettivo di aumentare il numero di visitatori internazionali dai previsti 12 milioni nel 2012 a circa 15 milioni nel 2013, sino ai 30 milioni entro il 2020.

Leggi anche: Mar Rosso, Egitto, sharm
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi