Gli operatori internazionali insorgono: la Cina ha ancora una volta bloccato il rilascio dei permessi di viaggio ai visitatori stranieri in Tibet.
"In questo momento - spiega Wil lWeber, cofondatore e codirettore del t.o. Journeys International - la Cina non sta consentendo a nessuno di entrare in Tibet".
Già negli ultimi tempi c'era stato un irrigidimento sui visti, il cui rilascio era vincolato alla costituzione di gruppi turistici di almeno cinque persone, e tutte della stessa nazionalità. Lo stop definitivo è arrivato a partire dal primo giorno di settembre e non c'è modo di sapere quanto tempo durerà questa limitazione ai viaggi dei turisti internazionali, ma nemmeno il perché di questa decisione così drastica da parte del governo cinese.
"Lo scorso anno hanno fatto la stessa cosa - lamenta Anita Capitano, direttore del t.o. Greaves Tours - e il fermo è durato un mese. Quest'anno i cinesi non hanno dato nessuna motivazione".
I tour operator stanno proponendo itinerari alternativi per far conoscere ai viaggiatori la cultura tibetana, come ad esempio la provincia dello Yunnan in Cina, il Ladakh in India e le valli himalayane del Nepal e del Bhutan.
