La Thailandia studia i mercati esteri, Italia in primis guardando agli adv come canale di marketing.
L'Ente del turismo del Paese asiatico vuole capire come viene percepita la destinazione e che cosa sia necessario fare per tenere alti i flussi inbound. Ha così varato un'indagine sulla top five europea che include, oltre alla nostra Penisola, anche Regno Unito, Germania, Francia e Paesi Bassi.
Incentrata sui nuovi clienti che non hanno mai visitato la Thailandia, l'indagine esamina mercato per mercato. "Abbiamo scoperto che non è più possibile adottare una strategia comune a tutti i Paesi - ha detto Suraphon Svetasreni, governatore della Tat -. Dobbiamo adottare una strategia specifica per ognuno".
E per quanto attiene più strettamente il mercato italiano, le campagne di marketing dell'Ente del turismo tailandese saranno concentrate su azioni di sensibilizzazione, ma, soprattutto, sull'utilizzo degli agenti di viaggi per influenzare le decisioni dei clienti.
"È giunto il momento di rinfrescarci le idee su ciò che la nuova generazione di viaggiatori pensa della Thailandia - ha aggiunto Svetasreni -, misurando la sua desiderabilità come destinazione per vacanze, affari o eventi Mice. Molte cose stanno cambiando, demografia, tecnologie e livelli di reddito, e vi è una concorrenza sempre più aspra tra le destinazioni nuove e emergenti".
Insieme, i 5 mercati sotto esame hanno generato, nel 2011, un totale di 2 milioni 364.437 arrivi turistici nel Paese, in aumento del 5,3 per cento rispetto all'anno precedente.
