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Spagna: le conseguenze dell'aumento dell'Iva per il turismo

Un miliardi di euro in meno per ogni punto di Iva in più. Il conto di Exceltur (l'alleanza spagnola per l'eccellenza nel turismo) è semplice: dopo l'annuncio delle drastiche misure di Mariano Rajoy per risanare le finanze dello Stato, il comparto turistico spagnolo prende in mano la calcolatrice per inizia a valutare il possibile impatto sul comparto.

Un dato non indifferente, se si considera che l'impatto del settore turistico sull'economia spagnola viene calcolato intorno all'11 per cento. Gli operatori del comparto sottolineano anche l'importanza del turismo per la ripresa, soprattutto sotto il profilo dell'occupazione: il settore viaggi e vacanze, infatti, potrebbe dare una notevole spinta in un Paese che sta facendo i conti con un tasso di disoccupazione a livelli record. Exceltur evidenzia anche questo aspetto, aggiungendo che per ogni punto di Iva in più il comparto perderebbe 9mila posti di lavoro.

Rajoy ha scelto la via più trasversale per sanare i conti pubblici: l'aumento dell'Iva, che va a colpire tutti i settori merceologici. Ma il turismo, sottolineano gli addetti ai lavori, non è un comparto come un altro: come testimoniano i dati di vendita dei Paesi europei (Italia in testa), la Spagna si sta rivelando un porto sicuro per i viaggi nel Mediterraneo. Tra la situazione della Grecia e l'atteso ritorno del Nord Africa, infatti, la Penisola Iberica è una delle poche certezze in questo periodo.

L'importanza del turismo per la ripresa dell'economia spagnola è il motivo che ha spinto le aziende iberiche del settore a chiedere al Governo di non applicare l'incremento dell'Iva per il settore dei viaggi. Per frenare una perdita complessiva calcolata intorno ai 2 miliardi di euro.

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