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Norvegia in frenata nel 2011, notti italiane a meno 10 per cento

Perdurare della crisi economica, rafforzamento della corona norvegese e Norvegia lontana dal rulo di tipica destinazione last minute.

Secondo Elisabeth Ones (nella foto), responsabile dell'Ufficio Norvegese per il turismo, sono queste le motivazioni che hanno provocato un rallentamento del flusso turistico italiano nel suo Paese. "Fino alla fine di luglio - continua - il trend dei pernottamenti dalla Penisola era molto positivo, poi si è bruscamente ridotto nel mese di agosto causando una diminuzione del 6% nei primi otto mesi dell'anno".

Il calo si è accentuato a fine anno, portando il Paese a chiudere il 2011 con una flessione complessiva del 10% nei pernottamenti. "L'indicatore positivo - sottolinea Ones - è dato dall’andamento crescente delle vendite di numerosi tour operator che propongono la destinazione". L’hotel rimane l’opzione di pernottamento preferita da chi decide di recarsi in vacanza in Norvegia (76%).

Oslo mantiene la palma d'oro di meta più richiesta tra le varie località, anche se l'ente segnala una diminuzione del 18% di turisti italiani in favore di quelli stranieri. "La Norvegia dei Fiordi, a -9%, e a seguire il Grande Nord, che quest’anno accresce le visite del 10%, si confermano tra le altre regioni più apprezzate dai turisti".

Forte, invece, l'incremento dei visitatori del sito ufficiale www.visitnorway.it, a più 26,5% rispetto al 2010, con oltre 2,8 milioni di pagine visualizzate nel periodo gennaio-dicembre 2011. "Il sito - specifica Ones - ha registrato un incremento del 67% di nuovi utenti, mentre il 28% è rappresentato da visitatori abituali".

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