Le premesse c'erano tutte, ma il risultato del 2011 ha stupito anche lui. Ignacio Angulo Ranz, direttore dell'Ufficio spagnolo del turismo di Milano, snocciola dati inconfutabili e sentenzia: "Il 2011 si è dimostrato il miglior anno turistico per il turismo italiano in Spagna".
Un bilancio incoraggiante che, secondo il direttore, è dovuto solo in parte all’instabilità di certe destinazioni nordafricane. "Il 2011 - osserva - rappresenta il culmine di una ripresa dei flussi turistici iniziata in modo autonomo rispetto alla chiusura di queste mete ed è più legato ai processi di ripresa economica dei nostri principali mercati emissori. Un esempio è il mercato italiano, dove i flussi di turisti italiani hanno ricominciato a crescere del 7,1 per cento già nell’ultimo trimestre del 2009, continuando per tutto il 2010, molto prima dell’inizio dell’instabilità a Tunisi".
Ma veniamo alle cifre. "L'inbound dalla Penisola - spiega il direttore - ha superato anche l'anno doro 2007, con 143.500 arrivi in più e un incremento del 7,9 per cento rispetto al 2010". Meglio di noi, secondo i dati dell'ente, ha fatto solo la Gran Bretagna, i cui visitatori sono aumentati del 9,4 per cento, mentre dalla Francia la crescita è stata di 4,6 punti percentuali e dalla Germania di 2,5.
Una crescita generalizzata, dunque, che ha portato la Spagna a chiudere lo scorso anno con 4 milioni di arrivi in più rispetto al 2010, per un totale di 56,7 milioni di turisti internazionali e un incremento del 7,6 per cento sull'anno precedente.