Ultimo aggiornamento alle 07:58
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Tragedia Costa Concordia: le reazioni della stampa trade all'estero

di silvana piana

Il disastro di Costa Concordia sulle prime pagine delle testate trade dei principali mercati europei. Dall'Inghilterra alla Francia, dalla Germania alla Spagna, roccaforti invernali di Costa Crociere, la vicenda ha occupato, per giorni, la cronaca per informare il settore sull'evolversi delle ricerche e delle indagini, ma anche per tenere al corrente il trade sulle decisioni dell'operatore in merito alle variazioni di programma. In Francia, ad esempio - come riportato da tourmag.com -, Costa Crociere ha diramato un comunicato alle agenzie di viaggi per informarle che "tutte le crociere della Concordia sono state annullate sino al 25 febbraio 2012, di conseguenza i clienti già prenotati saranno rimborsati, senza alternative di altro tipo".
   
Ampia eco in Spagna
Lo spagnolo preferente.com ha trattato ampiamente la vicenda, in primis il fatto che, "a Palma di Maiorca, la Concordia era l'unica nave a fare scalo durante l'inverno, lasciando, quindi, l'isola delle Baleari senza crociere per il resto della stagione". E sarà un'assenza pesante, quella della nave italiana, anche a Barcellona, dove erano in programma 50 scali nella stagione. Sul fronte distributivo, invece, preferente mette in risalto la decisione di Viajes El Corte Inglés, che ha sospeso la propria campagna promozionale 'La settimana delle crociere'. Secondo il network iberico, "si verificherà una contrazione delle vendite del prodotto, ma sarà una situazione passeggera". Opinione diffusa anche tra gli operatori turistici Uk, almeno stando a ttgdigital.com: "Costa Concordia non frenerà l'intenzione della gente di fare crociere - affermano diversi t.o. specializzati -. Il settore rimarrà forte".

Usa: nessuna ripercussione sul lungo termine
Allarme a metà, oltreoceano, per il settore delle crociere a seguito dell'incidente Costa Concordia. Gli analisti americani si aspettano un impatto negativo sulle prenotazioni di Costa Crociere a breve termine, ma non significativi effetti sul lungo termine sia per l'operatore stesso che per il comparto. È quanto si legge su travelweekly.com. La testata trade Usa riporta le opinioni dei maggiori esperti e operatori specializzati. "L'industria vanta record di sicurezza, e gli incidenti rilevanti sono molto rari - dice Matthew Jacob, senior leisure analyst Itg Investment Research -. Il disastro Concordia non sarebbe potuto accadere in un momento peggiore, con l'Europa nel mezzo di una crisi del debito".

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