Governo maldiviano:
"Non chiudiamo le spa"

Le spa alle Maldive restano aperte. Lo ha garantito lo stesso presidente della Repubblica Mohamed Nasheed in una conferenza stampa. Sembrerebbe essere quindi arrivata una tregua nella querelle che ha visto contrapposti i partiti islamici conservatori con i gestori delle strutture turistiche. Il tutto è iniziato a fine dicembre, con gli schieramenti politici di opposizione e i gruppi islamici protagonisti di una manifestazione contro il Governo dell'arcipelago, accusato di non rispettare i precetti islamici. I movimenti conservatori avevano infatti bollato i centri massaggi dei resort quali 'luoghi contrari ai principi dell'islam'. La prima reazione delle istituzioni maldiviane, è stata un'ordinanza che ha imposto la chiusura di un centinaio di centri benessere. Una decisione alla quale le associazione turistiche del Paese si sono subito opposte, presentando un ricorso e mettendo in evidenza i rischi per l'industria turistica del Paese: una macchina economica che pesa sul pil per oltre il 30 per cento e che nel corso del 2011 ha portato circa 850mila turisti. 

La decisione finale
Negli scorsi giorni, Nasheed è intervenuto con una conferenza stampa ufficiale facendo chiarezza sulla vicenda: i resort potranno tenere aperti i propri centri benessere, in quanto, dopo i controlli sono risultati 'luoghi perfettamente salutari dove le famiglie possono ottenere un trattamento di alta classe: ci siamo sentiti sicuri e li abbiamo riaperti'. Il presidente ha poi messo in evidenza un paradosso, spiegando che 'gran parte dei leader dei partiti conservatori, sono proprietari di resort e catene alberghiere'. Lo scossone c'è stato per l'industria turistica maldiviana che ha sventato il pericolo di vedere allontanare i propri mercati storici, tra cui l'Italia e il Regno Unito ma anche i bacini emergenti, come Cina e Russia, realtà lontane delle restrizioni religiose.

Ora parte la guerra all'alcol
Ma i fendenti al turismo maldiviano potrebbero non essere del tutto archiviati. Separatamente il Governo ha infatti annunciato che ha avviato un piano per vietare il consumo di alcol e di carne di maiale nell'arcipelago.