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Turismo a Cuba, in frenata le entrate valutarie

di Stefania Galvan

La crisi finanziaria globale incide ancora sulle entrate turistiche cubane. Secondo i dati riportati dall'Ufficio nazionale di statistica di Cuba, infatti, se lo scorso anno i visitatori sono aumentati complessivamente di 18 punti percentuali arrivando a 2,53 milioni rispetto al precedente record di 2,15 milioni del 2007, le entrate valutarie derivanti dal settore sono diminuite. L'ammontare della valuta nel 2010 è stato pari a 2,22 miliardi di dollari, inferiore rispetto ai 2,24 miliardi di dollari entrati nelle casse statali nel 2007. Si sono, infatti, ridotte sia la spesa giornaliera, sia la durata del soggiorno dei visitatori internazionali. Secondo le statistiche, il primo mercato per l'Isla Grande resta il Canada, con 945mila arrivi, seguita dalla Gran Bretagna con 175mila arrivi e dall'Italia, a quota 112mila. La Spagna è quarta con 105mila turisti. Nonostante l'embargo, gli Stati Uniti sono l'ottavo mercato con 63mila arrivi nel 2010, rispetto ai 52mila del 2009. Per quanto riguarda, invece, la ricettività alberghiera, le camere d'hotel sono aumentate del 17% negli ultimi quattro anni, arrivando a 65mila contro le 56mila del 2007. Il tasso di occupazione alberghiero è, invece, calato, passando dal 60 al 57% in quattro anni.

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