Il Gruppo Rimini Fiera archivia il bilancio 2010 che presenta un utile netto consolidato di 2,2 milioni di euro, mentre il valore della produzione ammonta a 79 milioni, in aumento dello 0,6% sul 2009, e il margine operativo lordo è di 13,1 milioni. Nel bilancio approvato dal cda il debito del Gruppo, derivante in larga parte dalla realizzazione e dagli interventi sul nuovo quartiere, costato 300 milioni (di cui 40 provenienti da fondi pubblici), scende sotto i 30 milioni di euro. Le società controllate da Rimini Fiera Spa contribuiscono a questo margine per circa un terzo. "Un risultato che nessun altro competitor italiano può vantare - afferma Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera - e che dobbiamo sia all'attività fieristica, su cui abbiamo concentrato investimenti e sforzi di innovazione anche con una serrata attività di comunicazione sui mercati esteri, sia alla qualità di servizio e al volume di attività delle nostre società controllate". Lo scorso anno Rimini Fiera ha registrato 9.398 espositori, un milione 691.892 visitatori e un milione 89.400 metri quadrati venduti. "Con il moltiplicatore riconosciuto a livello europeo - aggiunge la nota del Gruppo -, tra 10 e 12 euro di ricaduta sull'indotto per ogni euro ricavato dall'attività fieristica, la ricaduta sull'economia della provincia riminese è pari 869 milioni".
Ultimo aggiornamento alle 15:09
Utili a 2,2 milioni nel bilancio 2010 del Gruppo Rimini Fiera
di silvana piana
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