Ultimo aggiornamento alle 10:20
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Codice del turismo, negativa la reazione della Fipe

di Stefania Galvan

"La Fipe ha convocato d'urgenza un consiglio nazionale: l'azione di protesta sarà fortissima". Lo dichiara la Federazione in una nota, in cui manifesta il suo malcontento per il provvedimento del nuovo codice-riforma del turismo che, nella parte relativa alla ristorazione, consente a tutte le strutture ricettive di estendere la propria attività a quella di somministrazione di alimenti e bevande per le persone non alloggiate nelle stesse strutture. Secondo la Fipe rischiano, in questo modo, di venire meno le  garanzie di professionalità e integrità morale previste per i pubblici esercizi. "Il provvedimento comporterà asimmetrie nel mercato, perché mette sullo stesso piano tipologie differenti di imprese che così possono proporre uno stesso servizio". La ristorazione italiana, ricorda il Fipe, è il secondo motivo di scelta dell'Italia come meta turistica e il primo motivo per cui uno straniero decide di tornare in Italia "e non si capisce per quale motivo si tenti di svalutare questo tipo di attrazione turistica". Fipe si riserva, a questo punto, di attivare forme di protesta più idonee sui territori, coinvolgendo le 260mila imprese di pubblico esercizio in grado di dare lavoro a circa un milione di persone e generare un fatturato complessivo da 64 miliardi di euro.

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