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Acqua Marcia cede hotel e aeroporti per ripianare i conti

di Stefania Galvan

Caltagirone esce dal business alberghiero e aeroportuale. La crisi finanziaria che sta attanagliando Acqua Marcia obbliga la società a un rigoroso piano di ristrutturazione in cui i primi due settori ad essere coinvolti saranno quello degli hotel e quello degli aeroporti, che consentirebbero di ripianare i debiti, stimati in 690 milioni. I primi asset a essere ceduti, in linea cronologica, saranno gli aeroporti: nel 2012, come riportano alcune testate finanziarie, Acqua Marcia cederà la concessione Ata a Linate e Malpensa, pari a 63 milioni di euro, mentre le partecipazioni nel settore alberghiero verranno cedute l'anno successivo, per un importo pari a 283 milioni; ne rimarrà escluso, però, il Molino Stucky di Venezia. L'attuale patrimonio della società capitanata da Francesco Bellavista Caltagirone ammonta a circa 2 miliardi e mezzo di euro, suddivisi tra vari settori: immobiliare, portuale, turistico, aeroportuale e una quota di 20 milioni in Cai-Alitalia.

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