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Bocca: "Sostegno alle imprese per lo sviluppo"

di nerella

Il credito sembra aver voltato le spalle al mondo del turismo. Da più parti giungono segnali di forte difficoltà, con il sistema creditizio timoroso se non addirittura rigido nel fornire ossigeno alle aziende del comparto. Una situazione che, secondo Bernabò Bocca, presidente di Confturismo e Federalberghi, dovrà essere risolta al più presto.


Presidente, i suoi associati sono in difficoltà?
Il problema del credito per le piccole e medie imprese esiste eccome. Sino a poco tempo fa si registravano solo poche operazioni bancarie e molto redditizie.

Perchè ora è cambiato qualcosa?
Mi auguro che i Tremonti bond servano a fornire credito alle imprese. Siamo fiduciosi e speriamo che la situazione migliori nell'arco di poco tempo. Però abbiamo assistito ad un calo dell'euribor e ad un aumento dello spread applicato dalle banche.

La solita storia?
Purtroppo il costo del denaro è diminuito ma non in maniera proporzionale. Questo mi pare chiaro.

Insomma, le banche hanno chiuso tutto il tesoro dentro il caveau?
Nessuno di noi chiede che il sistema creditizio sostenga operazioni non finanziabili. Però le imprese devono essere accompagnate nella fase di sviluppo.

E le garanzie richieste sono ogni volta più stringenti...
Sono richieste garanzie pesanti e chi dispone del solo contratto di gestione alberghiera difficilmente ottiene un finanziamento dagli istituti di credito. Da nessuno. È un sistema allineato.

Qualcuno sostiene che la situazione stia cambiando. Conferma?
Non abbiamo notato grandi aperture e per questo si è deciso di chiedere un incontro con l'Abi per capire realmente come stanno le cose. Dobbiamo trovare un punto d'intesa perchè i margini di miglioramento sono molto ampi.

Il mercato lamenta assenza di liquidità.
Vero, anche le banche stanno incontrando seri problemi su questo fronte e le nostre pmi di conseguenza soffrono.

Intanto molte aziende del settore arrancano...
Per il momento devo segnalare la perdita di numerosi posti di lavoro. Inutile nascondere che tanti contratti a scadenza non vengono rinnovati.

Il taglio dei costi appare l'unica via percorribile?
Le aziende tagliano i costi perchè hanno bisogno di recuperare spazi da qualche parte e, per forza di cose, la riduzione tocca il personale. Quest'anno inoltre si farà grande fatica a riempire gli alberghi. Non è un segreto.

Tutti alla caccia del prezzo?
Esatto. La clientela cerca il prezzo. Perchè la qualità è passata in secondo piano. In questa prima parte del 2009, inoltre, anche il segmento lusso sta subendo la recessione economica in maniera evidente.

Remo Vangelista

Intervista pubblicata su TTG numero 37 del 30 aprile 2009

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