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Atout France: mercato italiano in vetta anche grazie a t.o. e agenzie

Un 2022 nei numeri ormai prossimo al periodo pre-pandemico, che secondo le previsioni si chiuderà per la Francia con circa 6,2 milioni di turisti italiani contro i 7 dell’era precedente il Covid. Sopra le aspettative anche gli introiti, che dovrebbero attestarsi a 3,2 miliardi di euro contro i tre e mezzo del 2019.

“La Francia – dichiara a TTG Alexandre Bézardin, vice direttore per Italia e Grecia di Atout France – è stata quest’anno la prima destinazione estera per i viaggiatori italiani, un primato che oltre alla prossimità geografica dobbiamo agli ottimi collegamenti ferroviari via TGV e Frecciarossa, alle moltissime connessioni aeree e anche al lavoro di promozione che ci ha visti al fianco dei tour operator nel corso della campagna Explore France, un’operazione di co-marketing tesa a valorizzare i loro programmi di viaggio verso la nostra destinazione”.

Per l’Esagono, quello italiano è stato nel 2022 il quarto bacino incoming internazionale. Bézardin guarda ora all’inverno, al 2023 e oltre. “Le mete d’Oltremare – dice – soddisferanno la domanda degli italiani per vacanze in destinazioni del lungo raggio sicure sotto il profilo sanitario e facilitate dal fatto che per l’ingresso non sia necessario il passaporto. Sulla parte francese europea ci attende invece un lavoro di potenziamento promozionale verso le destinazioni sciistiche, penalizzate dal fatto che la domanda italiana si concentri prevalentemente fra Natale e Capodanno, periodo di vacanze scolastiche”.

Andando al 2023, la Coppa del Mondo di Rugby vedrà l’Italia presente nelle competizioni a Nizza, Lione e St. Etienne, un appuntamento che secondo Bézardin costituirà un importante banco di prova in vista delle Olimpiadi di Parigi del 2024. “Eventi che ci vedranno al fianco di tour operator e agenzie, cui è anche rivolto il workshop di oggi dedicato al Grand Est (nella foto), in cui viene presentata l’offerta per i mercatini di Natale, i percorsi enogastronomici alsaziani, le proposte per l’autunno-inverno nella zona dello Champagne e della Mosella, oltre a castelli e centri culturali visitabili in ogni periodo dell’anno”. P.T.V.

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