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L'Europa corre ai ripari, ecco i Paesi che hanno chiuso

La seconda ondata della pandemia, lo sappiamo, non è una triste prerogativa solo dell’Italia. I Governi di tutta Europa hanno infatti dovuto imporre nuovi blocchi e restrizioni per cercare di arginare l’implacabile avanzata di Covid-19. La Francia, ad esempio, aveva inizialmente affrontato l'aumento dei contagi su base regionale con il coprifuoco a Parigi e in altre otto città ad alto rischio. Ma con l'aggravarsi della situazione è ora entrata in un blocco nazionale che durerà fino al primo dicembre. Tutte le attività commerciali non essenziali chiuderanno e saranno richieste autodichiarazioni scritte per lasciare le proprie case. "Il virus si sta diffondendo in tutta la Francia a una velocità che anche i più pessimisti non hanno previsto" ha detto il presidente Emmanuel Macron in un discorso televisivo.

Dalla Spagna alla Germania
La Spagna, uno dei paesi più colpiti dalla prima ondata, ha evitato un secondo blocco nazionale ma ha introdotto uno stato di emergenza nazionale che durerà fino al 9 maggio 2021. Ai governi regionali sarà consentito di imporre il coprifuoco notturno dalle 23 alle 6 e blocchi locali se necessario. L'unica regione esente dalle restrizioni sono le Canarie, che finora stanno beneficiando di una "situazione epidemiologica molto positiva", secondo quanto dichiarato dal primo ministro Pedro Sánchez.

In Germania Angela Merkel ha annunciato il blocco parziale di un mese a livello nazionale per "salvare il Natale" e ha chiuso le attività commerciali non essenziali. I singoli Stati avranno l'ultima parola su quali restrizioni imporre e il governo compenserà le aziende con 50 o meno dipendenti con il 75% del loro reddito di novembre 2019.

A correre ai ripari anche l’Olanda che, secondo quanto riportato da lonelyplanet.com, ha esteso fino a tutto dicembre il blocco parziale iniziato il 14 ottobre e inizialmente previsto per sole quattro settimane. Bar e ristoranti sono chiusi e le vendite di alcol e cannabis sono vietate dopo le 20. In Belgio, dove gli ospedali stanno lottando per far fronte a picchi di casi, venerdì il governo è tornato a un blocco nazionale, oltre a un coprifuoco dalla mezzanotte fino alle 5 del mattino. Frank Vandenbroucke, il ministro federale, ha detto a Rtl che il Belgio è ora "il Paese più colpito in tutta Europa", seguito dalla Repubblica Ceca (che ha chiuso scuole, ristoranti, bar, palestre e teatri) e dall’Olanda.

In Svizzera, dopo che le infezioni sono raddoppiate all'inizio del mese, i funzionari hanno reso obbligatorio l'uso della mascherina negli spazi pubblici interni e incoraggiano le persone a limitare i loro contatti.

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