Ultimo aggiornamento alle 16:46
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I t.o. Astoi rispondono a Mauritius: “Un comportamento inaccettabile”

La replica non si è fatta attendere. In riferimento alla lettera inviata al direttore di TTG Italia da Aviareps in rappresentanza per l’Italia della Mauritius Tourism Promotion Authority, è giunta a questa testata la risposta di Astoi Confindustria, inviata anche alla rappresentanza italiana dell’Ente turismo Mauritius, che riportiamo qui di seguito.

La risposta di Astoi
E davvero ce la si può cavare così? Con la spiegazione che Mauritius è un’isola piccola con 1,3 milioni di abitanti e che bisognava proteggersi? E questo è stato fatto lasciando, senza dare nessuna informazione preventiva ai clienti, al vettore, agli operatori di settore? Lasciando un aeroplano in pista per 50 minuti, in attesa di comunicazioni, per poi dire che i cittadini provenienti da 3 regioni italiane venivano fatti tornare a casa mentre tutti gli altri (che avevano viaggiato sullo stesso aeroplano) potevano sbarcare?

"Per questa decisione non vale nemmeno il detto “a male estremi, estremi rimedi” perché quello adottato non era un rimedio. Primo perché non era scontato - anzi sicuramente non era così - che i clienti provenienti dalle 3 regioni incriminate fossero contagiati; secondo è perché se lo fossero stati anche chi ha viaggiato con loro era a rischio contagio e non avrebbe dovuto sbarcare.

E invece, come la più ignobile lista di proscrizione è stato detto, “tu si, tu no” separando i buoni dai cattivi, gli aventi diritto dagli “untori”. Non contenti, delle squadre “medico operative” sono andate negli alberghi dei clienti che erano sbarcati per misurare loro la temperatura. Con quale diritto nessuno lo sa”.

"Fuori da ogni logica"
La nota di Astoi Confindustria prosegue commentando così:  “Quello che è accaduto è fuori da ogni logica e spiegazione, è insultante sia per il nostro popolo sia per gli operatori che hanno sempre sostenuto questa destinazione. Ed anche per il vettore che vi aveva portato per tutto l’inverno tanti italiani. L’unica cosa a cui stiamo assistendo, ammettendo che è partita dal nostro paese, è una collettiva 'Follia Planetaria' che ormai non conosce più limiti ed ha dimenticato il rispetto ed il buon senso. Peraltro, la lettera dell’ente è superata da misure ancora più restrittive verso tutti gli altri italiani, ora anch’essi “appestati”. Segno, questo, che non c’è limite al peggio. Ieri è uscito un comunicato dell’ente che rassicura i francesi grazie alle misure assunte verso gli italiani. Peccato che quando sono state assunte quelle misure verso gli italiani i contagiati erano gli stessi che ci sono adesso in Francia.

Chapeau, per stare in tema. Caro ente Mauriziano, non ci ringraziare perché ciò che abbiamo fatto lo abbiamo fatto perché ci è stato imposto non perché lo abbiamo condiviso. Non c’è nessuna comprensione del vostro comportamento. Ora incassiamo il colpo, perché come sempre gli operatori hanno poche alternative ma una cosa è certa: nessuno dei comportamenti assunti da alcuni paesi verso gli italiani sarà dimenticato.

"Non guarderemo dall’altra parte e non faremo finta di niente. Invece di una lettera servivano delle scuse per come avete trattato uno dei paesi partner della vostra industria turistica ed uno dei popoli che vi è stato più amico e fedele. In alternativa sarebbe stato meglio il silenzio”.

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