Ultimo aggiornamento alle 09:48
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Brexit, il Regno Unito chiude le porte: vietato l'ingresso a chi non sa l'inglese

Stop ai ragazzi in cerca di fortuna, alla manodopera non qualificata, a chi non conosce la lingua inglese: dal primo gennaio 2021, con il termine della fase di transizione post Brexit, entrare nel Regno Unito con la speranza di trovare un lavoro saltuario sarà impossibile. Il Paese ha infatti deciso di adottare un modello a punti, simile a quello australiano, per concedere il visto di lavoro.

Per entrare sarà necessario avere un minimo di 70 punti, attribuiti in base a tre requisiti imprescindibili: essere già in possesso di un’offerta di lavoro darà diritto a 20 punti, la specializzazione ne fornirà altri venti e un salario di almeno 25.600 sterline, pari a 30mila euro, farà ottenere altri 20 punti. Indispensabile anche la conoscenza della lingua inglese, che fornirà i restanti 10 punti. Avere un titolo di studio elevato, come ad esempio un dottorato di ricerca, garantirà almeno altri 10 punti.

Stop agli studenti
Un sistema che, come spiega lastampa.it. equipara i cittadini dell’Unione europea a quelli extraeuropei, ma che non riguarda gli oltre tre milioni di europei presenti nel Paese.

Stop anche agli studenti che finora si recavano a Londra per imparare la lingua: dal 2021 per poter entrare nel Paese dovranno ottenere un’offerta da parte di un’istituzione britannica, dimostrare di conoscere l’inglese e di potersi mantenere da soli.

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