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Hong Kong: turisti in fuga, e i brand della moda chiudono i battenti

Un durissimo colpo per il turismo. A sette mesi dall’inizio delle proteste Hong Kong entra nel 2020 con un calo di turisti che si fa di mese in mese più grave: solo a novembre i visitatori sono scesi addirittura di 56 punti percentuali rispetto all’analogo mese dell’anno precedente, anche a causa del fatto che questo è stato il periodo più duro delle proteste.

Marchi in fuga
Ora alcuni grandi marchi del lusso mondialie pensano di lasciare la città, primo fra tutti Louis Vuitton che, secondo quanto riporta il South China Morning Post, potrebbe essere il primo a chiudere il suo store al Times Square Mall, nel distretto dello shopping di Causeway Bay. Altri brand italiani come Moncler, Gucci e Salvatore Ferragamo, spiega agi.it, già nel terzo trimestre dello scorso anno hanno segnato cali delle vendite che arrivano fino al 45% su base annua. Prada, poi, già lo scorso agosto ha deciso di chiudere il contratto di leasing del suo flagship store a Causeway Bay a giugno 2020.

In calo a doppia cifra anche Lvmh, che ha deciso di dislocare parte del suo personale in Cina, dove la situazione delle vendite è migliore.

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