Ultimo aggiornamento alle 12:32
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Tassa di soggiorno: la mappa delle città più care in Europa

di Amina D'Addario

È ormai diffusa in tutte le principali destinazioni turistiche del Vecchio Continente e ha un impatto non trascurabile sulle tasche dei viaggiatori. È la tassa di soggiorno, quell'imposta che bisogna corrispondere per ogni notte trascorsa in hotel o in altra strutture ricettiva e che uno studio del motore di ricerca Liligo ripreso da hosteltur.com ha analizzato per tracciare una mappa europea della tourist tax.

Italia
Gli importi variano, e anche molto, a seconda della destinazione e della tipologia di struttura ricettiva. Si passa da un prelievo compreso tra 1 e 3 euro al giorno per località più piccole come Arezzo, Catania, Siracusa o Sorrento, agli importi più elevati delle grandi città d'arte: a Roma, si legge sul sito, va messa in conto una spesa tra i 4 e i 7 euro al giorno, a Firenze tra i 4 e i 5,5 euro e a Milano tra i 3 e i  5 euro.

Francia
Più contenuti i costi delle città transalpine. A Parigi i turisti devono sborsare dagli 0,75 ai 2,20 euro al giorno, da 1,65 e 3,2 euro a Lione e da 0,60 a 4 euro a Nizza. Città, quest'ultima, dove l'imposta è peró quadruplicata rispetto allo scorso anno.

Spagna
In Spagna le destinazioni che impongono il pagamento di una tassa sul pernottamento dei turisti sono le Baleari e la Catalogna. Maiorca, Minorca e Ibiza hanno tariffe comprese tra 1 e 4 euro a persona a seconda del livello della struttura. Barcellona prevede invece un prelievo tra 1,10 e 2,25 euro a notte e Girona tra 0,90 e 2,25 euro.

Germania
Ogni Stato ha il proprio regolamento. A Berlino e a Colonia la tassa corrisponde, ad esempio, al 5% del costo totale del pernottamento. Amburgo ha invece tariffe che oscillano tra 0,5 e 4 euro.

Paesi Bassi
Costi più alti ad Amsterdam, dove si calcola il 7% del costo totale del pernottamento, contro il 5% dello scorso anno. Si applica invece il 3,5% a Eindhoven e il 4,5% a Rotterdam.

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