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Dalle Maldive
a Dubai, ecco
i divieti più curiosi
per i turisti

Quando si parte per un viaggio, si sa, la prima regola è informarsi sulle abitudini dei locali e le leggi del Paese, in modo da evitare spiacevoli esperienze e situazioni imbarazzanti per sé e per chi ci ospita.

"Non calpestate il re"
Ma ci sono divieti che sfuggono anche ai più attenti, e che sono spiegabili solo conoscendo a fondo la storia del Paese. È il caso della Thailandia, dove è necessario fare attenzione a non calpestare il bath, la moneta del Paese. Sulle banconote, infatti, è ritratto il re e pestare i soldi - come spiega corriere.it - equivale a oltraggiare la famiglia reale.

Restando nel Paese, per motivi di decoro è vietato per tutti guidare a petto nudo, pena pesanti sanzioni. Sempre nel continente asiatico, il governo di Singapore ha deciso di adottare un metodo radicale per risparmiare sulle spese di pulizia di strade e marciapiedi: vietare le gomme da masticare, che ora sono proibite in tutto il territorio.

Dubai: vietato mangiare sui bus
Ed è sempre la necessità di mantenere la pulizia e il decoro ad aver spinto il governo di Dubai a vietare di mangiare sui mezzi pubblici, ma anche all’interno delle stazioni o alle fermate dei bus. È, invece, prettamente religiosa la motivazione del divieto, alle Maldive, di portare con sé una bibbia. L’arcipelago, infatti, ha come religione di Stato solo l’Islam e le altre non sono permesse; si rischia addirittura l’arresto.

Jogging sì, ma non di gruppo
Tra i divieti più curiosi anche quello del Burundi, che ha reso lo jogging di gruppo un reato. Il motivo? La convinzione del presidente Pierre Nkurunzuza, secondo il quale questa attività un tempo era una copertura per progettare azioni sovversive contro il governo. Mania di persecuzione? Forse, ma nel dubbio è meglio correre da soli: a farlo in gruppo, infatti, in questo Paese si rischia il carcere.

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