Natura, cultura, mare, benessere ed enogastronomia. Sono cinque i temi attorno ai quali si sviluppano altrettanti itinerari e che hanno come protagonista la Catalogna. Prodotti studiati in modo specifico per il mercato italiano, sull'onda dei numeri forti dello scorso anno.
La regione, con uno share del 23% sul totale arrivi, è la prima della Spagna per visitatori e ha chiuso il 2018 con 19.123.200 arrivi internazionali provenienti soprattutto da Francia, Regno Unito, Germania, Stati Uniti e Italia. Nell'ultimo trimestre dello scorso anno i viaggiatori italiani hanno fatto registrare un incremento del 13,8%: una delle migliori performance tra i mercati europei.
Cresce anche la spesa
"Numeri che ci rendono orgogliosi - commenta la direttirce dell'ente del turismo della Catalogna in Italia, Marta Teixidor (nella foto) -, anche se sappiamo di poter crescere ancora, viste le innumerevoli attrattive di questa regione".
L'italiano sosta in questa terra in media 4,7 giorni spendendo giornalmente 136,20 euro, qualcosa in meno rispetto ai 184,90 dei turisti internazionali. Complessivamente la spesa complessiva nel 2018 è stata di 26.606 milioni di euro, con la porzione italiana pari a 771 milioni.
Nei primi due mesi dell'anno i turisti sono stati 1.940.600 e gli italiani 129mila, numeri che ad oggi collocano la Penisola al terzo posto nella classifica dei mercati internazionali dietro ancora una volta a Francia e Regno Unito, ma davanti a Stati Uniti e Germania. M. L.
