Brexit o non Brexit, il Regno Unito prenderà parte alle elezioni europee del prossimo 23 maggio. L’ufficializzazione della notizia è stata data da David Lidington, numero due del governo Tory e coordinatore dei negoziati in corso con l'opposizione laburista di Jeremy Corbyn.
Le probabili conseguenze
Secondo quanto riportato dall’Ansa, il voto del 23 maggio potrebbe avere sbocchi imprevedibili anche sul secondo voto per il referendum–bis che il fronte britannico a favore della Ue richiede da tempo. Il voto è destinato anche a condizionare gli equlibri e il funzionamento del prossimo Parlamento di Strasburgo.
Obiettivo 2 luglio
Lidington ha insistito che l'intesa con il Labour resta possibile, ma "dato il poco tempo rimasto prima del 23 maggio, è ormai impossibile portare a compimento la procedura legale dell'uscita dall'Ue prima delle elezioni europee".
Il vicepremier ha poi segnalato che obiettivo del governo rimane quello di rendere il rinvio "il più breve possibile con l’impegno a raddoppiare gli sforzi" di dialogo con l'opposizione.
L’obiettivo è quello di arrivare a una soluzione entro il 2 luglio, in tempo utile prima che l'Europarlamento si insedi.
