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Spagna, un affare da tour operator: il turismo organizzato non perde quota

Se è vero che nel 2003 ben la metà dei viaggiatori che arrivavano in Spagna si serviva di tour operator e agenzie di viaggi, mentre oggi la proporzione è scesa a 1 su 3, è anche vero che la quota ormai è stabile. Più precisamente è ferma dal 2014, di fatto bloccando l’emoraggia dei clienti verso il fai da te, facilitato dal diffondersi di internet.

I dati di tre lustri fa sono impietosi, come ricorda hosteltur.com: dal 50% del 2003 si passa al 43% del 2004, crollando poi al 35% nel 2005 e nel 2006. E così via fino al 2012, quando il turismo organizzato dà un ‘colpo di reni’ arrivano al 34%, per stabilizzarsi poi al 30%.

La vera notizia, in fondo, è proprio questa: negli ultimi 5 anni il turismo organizzato, per quanto riguarda i flussi verso la Spagna, tour operator e agenzie di viaggi non hanno più perso terreno.

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