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Etias, il sì dell'Europa: cosa cambia per i turisti extra-Ue

di Stefania Galvan

Il Parlamento europeo ha detto sì: entro il 2021 diventerà operativo l’Etias, il nuovo sistema di informazione e autorizzazione di viaggio che rappresenta l’equivalente europeo dell’Esta americano.

Prima di recarsi nei Paesi dell’Unione europea i cittadini extracomunitari degli oltre 60 Paesi esenti dall’obbligo di visto dovranno quindi ottenere un’autorizzazione compilando un modulo elettronico con i loro dati personali, quelli dei documenti di viaggio e l’indicazione sul Paese europeo in cui prevedono il primo ingresso.

Controlli incrociati con tutti i database
Tra le informazioni obbligatorie richieste dall'European Travel Information and Authorisation System anche quelle relative a eventuali reati gravi e a soggiorni in zone di guerra degli ultimi dieci anni. In caso di reato terroristico il periodo di estenderà agli ultimi vent’anni.

Il sistema consentirà controlli incrociati con tutte le banche dati per verificare, tra l’altro, se il documento di viaggio utilizzato sia stato segnalato come smarrito o rubato. Tra i database utilizzati anche quelli dello Schengen Information System (Sis), del Visa Information System (Vis) e poi ancora di Eurodac, Europol e Interpol.

Avramopoulos: "Si colma un vuoto di informazioni"
Soddisfatto il Commissario Ue per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos, che ha parlato di un passo fondamentale per la protezione dell’Europa: “Il nuovo Etias - ha spiegato - colmerà il vuoto di informazioni sui viaggiatori esenti dall’obbligo di visto: chiunque rappresenti un rischio migratorio o di sicurezza verrà identificato prima ancora di viaggiare verso i confini dell'Ue, mentre chi viaggia in buona fede avrà una procedura facilitata”.

Autorizzazione triennale
In effetti il completamento dell’operazione online non richiederà più di dieci minuti, con l’approvazione automatica fornita in oltre il 95% dei casi. Il costo del documento sarà di 7 euro per i viaggiatori dai 18 ai 70 anni (per tutti gli altri sarà gratuito) e l’autorizzazione rilasciata avrà una validità di tre anni.

Nel caso in cui, invece, quest’ultima venga rifiutata, l’autorità nazionale competente dovrà informare l’utente sulla decisione o richiedere ulteriori informazioni entro 96 ore. Se le riceverà avrà poi tempo quattro settimane per prendere una decisione e, in caso di rifiuto, i richiedenti avranno comunque il diritto di presentare ricorso.

La decisione incontra il favore del Wttc: “Consideriamo questo come primo passo importante nella digitalizzazione del viaggio - ha commentato Gloria Guevara, presidente e ceo del World Travel & Tourism Council -. L’obiettivo finale sarà l’uso della tecnologia biometrica per garantire viaggi più efficienti e sicuri, massimizzando il potenziale del settore dei viaggi per crere posti di lavoro e favorire la crescita economica”.

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