Ultimo aggiornamento alle 09:42
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L’impero di Preatoni
mette radici a Dubai

Ernesto Preatoni mette a segno un altro colpo, e lo fa in quello che è il regno dei sogni impossibili che diventano mattone, Dubai.

Il ‘creatore’ di Sharm El Sheikh, infatti, ha appena tagliato il nastro di una sua nuova creatura, la Preatoni Tower, un grattacielo alto 190 metri per 45 piani per 554 unità immobiliari, che sorge nel centro della capitale dell'Emirato. L’operazione nasce dalle ceneri di uno dei tanti fallimenti che hanno coinvolto Dubai dopo la crisi del 2007 e che hanno lasciato la città punteggiata di ‘incompiute’: sono 300 i grattacieli e le torri che non sono stati ultimati e che si innalzano come scheletri nella skyline dell’Emirato.

L’operazione ha visto Preatoni padre e figlio promuovere un programma con le autorità locali per il recupero di 30 di questi 300 progetti, ripromettendosi di portare a compimento le costruzioni anche grazie a raccolte di capitale realizzate con il sistema dell’emissione di criptovalute.
La Preatoni Tower, quindi, non è che l’inizio di quella che si prefigura essere una scalata nell’Emirato realizzata dal Gruppo che fa capo al finanziere italiano.

“Con l’ultimazione – dice Ernesto Preatoni al Sole 24 Ore – abbiamo dimostrato di avere le capacità di gestire con idee nuove situazioni difficili sul mercato locale, ricevendo la fiducia di chi ha investito e delle autorità di Dubai. Ora mettiamo a frutto questa esperienza andando a recuperare, là dove ce ne sono le condizioni, altri cantieri incompiuti. Siamo diventati un punto di riferimento per tanti”.

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