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Rashed, Egitto: "Potremo crescere ancora solo con l'aiuto del trade"

di Amina D'Addario

"Abbiamo fatto molti progressi in termini di arrivi, ma potremo ritornare ai grandi numeri dell'Egitto solo continuando a collaborare con i tour operator e gli agenti di viaggi". Sono un riconoscimento al ruolo della distribuzione organizzata le parole del ministro del Turismo egiziano Yahia Rashed (nella foto), ieri a Roma per rilanciare i pellegrinaggi lungo il cammino della Sacra Famiglia.

"I flussi sono aumentati moltissimo nel corso del 2017 - spiega -. Il mercato italiano è ora tra i primi dieci, ma l'obiettivo per il prossimo anno è riportarlo almeno tra i primi cinque". Intanto i dati dell'Ente del Turismo egiziano confermano che l'inversione di tendenza sugli arrivi nel Mar Rosso sia pienamente in atto.

L'inversione di tendenza
"I numeri - sottolinea il direttore dell'Ente per il Turismo egiziano in Italia, Emad F. Abdalla - parlano di quasi 162mila italiani nei primi otto mesi dell'anno; segnale ancora più importante il fatto che, solo ad agosto, Sharm el Sheikh ha superato per la prima volta Marsa Alam, confermando quello italiano come il terzo bacino di provenienza più importante".

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