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Viaggi in Spagna: cosa cambia con il referendum della Catalogna

La Catalogna cerca l’indipendenza dalla Spagna. Ma cosa perderebbe il Regno, sul piano del turismo, in caso di una vittoria del referendum che sancirebbe il distacco della Regione nord-orientale della Penisola? Una notevole quantità di flussi, affermano le cifre. Con conseguenti ripercussioni sul piano economico.

Il turismo dall’estero è stato una delle leve utilizzate dal Paese per recuperare terreno sul fronte dell’economia. E la Catalogna ha fatto la sua parte, dal momento che è stata la prima destinazione turistica della Spagna.

Come riporta lastampa.it nel 2016 sono arrivati 18 milioni in Catalogna, in particolare tra Barcellona e Costa Brava; per quantificare il peso, basta pensare che il totale dei turisti in Spagna è stato di 75 milioni.

Alcune fonti, tuttavia, parlano addirittura di 30 milioni di arrivi dall’estero solo per la Catalogna, considerando l’apporto di Airbnb e in generale degli affitti brevi. Il sito web del quotidiano sottolinea anche un altro possibile effetto: per gli stranieri, la Catalogna è considerata Spagna. Sorgerebbe dunque il dubbio sulla capacità della Catalogna di mantenere i flussi anche dopo un’eventuale secessione.

Leggi anche: Spagna, Barcellona, Referendum
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