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Cuba a lutto per la morte di Fidel Castro: cosa cambia nel turismo

I nove giorni di lutto nazionale per la morte di Fidel Castro non provocheranno ripercussioni sui viaggi internazionali, nemmeno su quelli già programmati dagli Stati Uniti. È infatti previsto per oggi il decollo di JetBlue dal Jfk di New York alla volta dell’aeroporto internazionale José Martí dell’Avana; il vettore, che il 31 agosto scorso è stato il primo a riaprire la rotta commerciale tra i due Paesi con un volo da Fort Lauderdale, in Florida, a Santa Clara, effettua già 42 servizi diretti ogni settimana per l’isola caraibica.

American Airlines e Delta sull'isola
Sempre oggi American Airlines inizia i suoi voli da Miami all’Avana mentre Delta Air Lines, che prevede di operare collegamenti su Cuba dal primo dicembre, ha aperto un ticket office all’Avana.
Entro la fine dell’anno saranno circa 110 i voli di linea diretti tra gli Stati Uniti e Cuba ogni giorno.

Ufficialmente, gli americani devono firmare una dichiarazione giurata in base alla quale certificano di partire per uno dei 12 motivi ammessi per poter entrare nell’isola; tuttavia le categorie di visitatori statunitensi cui è permesso di vedere Cuba sono state progettate per essere ambigue. Includono, infatti, definizioni quali ‘attività culturali’ , oppure il desiderio di partecipare a ‘performance pubbliche’, come ad esempio concerti o spettacoli.
Nei primis ei mesi il numeri di visitatori nel Paese caraibico è aumentato del 15% rispetto al primo semestre 2016 e il numero di visitatori Usa è salito dell’80%. Le entrate turistiche valutarie sono salite a 1,2 miliardi di dollari; d’altronde dopo il crollo dell’Unione Sovietica era stato lo stesso Fidel, nel 1994, a dire esplicitamente: “Solo il turismo può salvare Cuba”.

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