Ultimo aggiornamento alle 15:01
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Forte calo dei turisti in Turchia, soffrono agenzie e hotel

Visitatori e ricavi ai minimi rispetto agli ultimi venti anni, agenzie di viaggi in affanno. È lo scenario attuale del turismo in Turchia, che porta i segni dell'incertezza e dell'instabilità che hanno fatto seguito all’attentato all’aeroporto Atatürk e al tentato golpe di poche settimane fa.

Secondo gli ultimi dati dell’Ufficio Statistico Nazionale, riportati oggi da Repubblica.it, nel secondo trimestre 2016 il Paese ha registrato un calo dei ricavi del 35,6 per cento e il numero dei turisti ha subito un crollo del 40 per cento. Fattori che, secondo le stime, costeranno mezzo punto di Pil all'economia nazionale, che intanto, nel primo semestre, vede le  entrate derivanti dai flussi turistici a quota 9 miliardi di dollari, rispetto ai 12,6 dell’anno scorso.

Agenzie e hotel in affanno
Una situazione che fa rallentare il turismo organizzato. I ricavi delle adv sono diminuiti del 36 per cento e gli alberghi non vanno meglio. Secondo quanto rivela al quotidiano Serdar Carcilioglu, responsabile dell’Hilton di Bodrum e presidente dell’associazione direttori di alberghi di lusso il calo si attesterebbe fra il 35 e il 40 per cento.

Verso l’azzeramento i flussi dall’Unione europea, mentre un vero e proprio exploit sta riguardando quelli provenienti da Paesi di fede islamica, che solo nella giornata del 10 luglio hanno generato un movimento nello scalo di Istanbul di 1443 voli partiti e decollati.

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